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Gracciano Della Seta - Docg Vino Nobile di Montepulciano RiservaLeggi
Beppe Rigoli con il suo sorriso sincero e la stretta di mano franca è un enologo schivo che rifugge i riflettori. L’ho incontrato spesso alle anteprime del Nobile di Montepulciano e ho sempre apprezzato anche i suoi vini. Decido di andare a visitare Gracciano della Seta, per cui Rigoli inizia a lavorare nel 1988 e poi diventarne l’enologo nel 1995. In realtà il suo ruolo sarebbe anche di direttore, perché ha sempre avuto carta bianca dal proprietario Giorgio della Seta.2024 -
Drius - Doc Isonzo del Friuli Friulano SensarLeggi
L’accoglienza in casa Drius è familiare. Papà Mario, la forte stretta di mani che hanno tanto lavorato, accompagnato dal fedele cane Jack (un Jack Russell simpaticissimo), lascia subito la parola al giovane figlio trentenne, Denis, dileguandosi. La storia dei Drius nasce nel 1850, quando la famiglia aveva vigna e allevamento di bestiame. Iniziano a imbottigliare nel 1989 e nel 1998 si dedicano solo alla vitivinicoltura.2024 -
Vosca - Doc Collio MalvasiaLeggi
A Brazzano diluvia, ci rifugiamo nel tepore familiare di casa Vosca. Francesco, classe ‘59, comincia il racconto dagli anni duri dell’infanzia, già a zappare la terra. All’epoca i genitori (i baffi all’ungherese della foto paterna tradiscono il ceppo ori- ginario) avevano un’azienda agricola mista e non si dedicavano solo al vino sfuso. Ai Vosca va riconosciuto di aver contribuito a conservare la memoria della vite e del vino sul monte Quarin. Francesco si diploma enotecnico (come il figlio Gabriele più tardi) sviluppando un legame con la vigna filiale: “L’emozione delle prime gemme, del grappolo che si forma: sento come se stesse nascendo un bambino, ogni anno uno diverso”.2024 -
La Regola - Costa Toscana Igt Rosso La RegolaLeggi
Fufluns, il bacco etrusco, apprezzò località La Regola: i fratelli Luca e Flavio Nuti trovarono anfore vinarie etrusche quando scavarono per impiantare i nuovi vigneti. Anche se fu il bisnonno agli inizi del ‘900 a produrre vino per il proprio piacere, è infatti la quarta generazione a creare nel 1990 l’azienda attuale. Già dal logo sceglie dei richiami a simboli etruschi: sole, stella e labirinto centrale.2024 -
Raccaro - Doc Collio Friulano RolatLeggi
I Raccaro piantano radici alle pendici del Monte Quarin, il colle sopra Cormòns, arrivando nel 1928 dalle Valli del Natisone: il cognome italianizzato dallo sloveno Rakar significa “pescatori di gamberi di fiume”. Conoscendoli, li definirei “pescatori di talenti”. Ecco Dario, con le sue passioni per l’ingegneria meccanica e la pallacanestro, che invece si dedica all’azienda viticola, iniziando ad imbottigliare nel Settanta, puntando su Tocai Friulano e Malvasia Istriana.2024 -
Terenzuola - Doc Colli di Luni Vermentino I Pini di CorsanoLeggi
Ci inerpichiamo nelle irte stradine fino a 350 metri di altitudine, a Fosdinovo, nei Colli di Luni. Siamo in provincia di Massa Carrara in Toscana, ma in realtà a 14 chilometri da Luni, in Liguria. Zona di confine per un uomo che non ha confini. Ivan Giuliani ci accoglie con il solito entusiasmo contagioso, con la passione che luccica negli occhi. Ivan che voleva studiare architettura e ora fa l’architetto di paesaggi, difendendo la montagna, le vigne vecchie, i territori impervi ed eroici. Ivan, arrivato da Stresa al podere del nonno 31 anni fa per una vendemmia mentre studiava all’università, che decide di fermarsi, dando impulso all’attività con cura maniacale. Alla ricerca di vecchie vigne, si spinge prima nei comuni liguri vicini, poi sviluppa un progetto visionario.2024 -
Pomerio - Umbria Igt Bianco Passito Muffato delle StregheLeggi
Arriviamo al tramonto, su per la bianca stradina, al poggio d’altura. Si staglia un casale e poi nella calda luce aranciata ecco boschi, vigne, orto, olivi, alberi da frutto (d’altronde pomario significa frutteto). E rose, ben 350 varietà, curate dalla proprietaria Susanna d’Inzeo. La sensazione è di essere giunti in un luogo di pace. Il respiro rallenta, forse siamo in un’altra dimensione. Il primo incontro di Giangiacomo Spalletti Trivelli (in famiglia si produceva Chianti fino agli anni ‘70) e di sua moglie con questo luogo incontaminato fu in un giorno di nebbia dell’autunno 2004.2024 -
Gradis’ciutta - Doc Collio RiservaLeggi
Borgo Gradis’ciutta è affascinante anche in una giornata uggiosa: un palazzo del Cinquecento, con una luminosa sala degustazione, alcune camere per il pernottamento e dieci ettari vitati (gli altri trenta sono distribuiti in altre aree vocate del Collio, con vigne anche centenarie). Si respira la storia: infatti, la villa ospitava una delle più antiche cantine del Collio. Nel 25esimo anno di attività, un anno e mezzo fa, Robert Princic realizza un sogno: riportare questa struttura che lo ammaliava fin da piccolo, al suo antico splendore.2024 -
Viandante del cielo - Umbria Igt Bianco LungolagoLeggi
Riesco ad immaginare George Lucas, regista di Guerre stellari e sceneggiatore di Indiana Jones, nonché produttore di vino anche a Nicasio in California nel suo Summit Skywalker Ranch, aggirarsi in questo luogo mistico, tra cielo e le acque argentate del Lago Trasimeno. L’Umbria è spirituale, contemplativa: in San Francesco trova un autentico interprete. Anche Lucas si sente attratto dall’energia profonda di questo luogo, abitato dai Frati Cappuccini sin dal XVI secolo.2024 -
Pascolo - Doc Collio Bianco AgnulLeggi
Giornata uggiosa, la nebbia copre l’orizzonte: nessun raggio di sole oggi a Ruttars, anche se c’è Sole, cagnolina di Alessandro Pascolo, a farci le feste. La vista dal poggio sui vigneti, malinconica, resta spettacolare. Vigne terrazzate e ripide, l’altitudine è di 220 metri, bosco tutt’intorno. Una delle colline più alte del Collio dove la ponca (termine friulano, indica l’alternanza di marna e arenaria) è affiorante.2024 -
Corte Sermona - Doc Lugana CromalgoLeggi
Sembra proprio di toccare il lago di Garda: è a 15 metri, splendente nella sua lucentezza. Siamo a Peschiera, a Corte Sermana, l’azienda vitivinicola in assoluto più vicina al Benaco. Ad accoglierci Filippo Bottacini che, insieme al fratello Nicolò, dal 2009 si dedica a produrre vino da cinque ettari e mezzo. Azienda di proprietà del nonno, ma nel 2001 i giovani fratelli gli subentrano e iniziano a lavorare sulla gestione dei vigneti, formandosi per accrescere conoscenze agronomiche ed enologiche.2024 -
Feudo Maccari - Doc Sicilia Nero d’Avola Vigna SultanaLeggi
Antonio Moretti Cuseri nel 2000, innamorato della bellezza culturale di Noto e dei suoi variegati suoli, dopo aver accorpato le proprietà di cinquanta produttori diversi, comincia la sua avventura siciliana con Feudo Maccari. Il nuovo percorso enoico nel Netino è dedicato a due cru. I Moretti Cuseri, convinti sostenitori che il Nero d’Avola sia il vitigno ideale per le vigne Sultana e Guarnaschella, piantano gli alberelli nel 2006. Siamo andati a camminare i vigneti, abbacinati dal sole della Trinacria.2024 -
Feudo Maccari - Doc Sicilia Nero d’Avola Vigna GuarnaschelliLeggi
Siamo nell’entroterra della capitale del barocco siciliano, Noto. Negli occhi i suoi “giardini di pietra”, dorati al sole, camminiamo fra i giardini di alberello di Vigna Guarnaschelli. Acquistata circa venti anni fa dalla famiglia Moretti Cuseri, proprietaria nel Netino di Feudo Maccari, è stata destinata alla produzione di uno dei due cru aziendali, in uscita pochi mesi fa per la prima volta con l’annata 2021.2024 -
Torre dei Beati - Doc Trebbiano d’Abruzzo DivertoLeggi
Ho visto il luccichio del sogno nello sguardo di Fausto Albanesi mentre mi parlava della sua tenuta in costruzione, a Corvara, Pescara. Ora son qui, a vedere con i miei occhi: sfido chiunque a usare termini diversi da malìa, stregamento, amore a pima vista. Fausto sa bene cosa intendo: quella visione non riusciva più a scacciarla da dentro di sé. La scintilla scoccò.2023 -
Cantina del Barone - Campania Igt Fiano Particella 928Leggi
Siamo alle pendici del Monte Terminio sulle colline di Cesinali, in Irpinia. In un luogo immerso nella natura, ci accoglie Luigi Sarno, giovane enologo e quarta generazione di viticoltori. Un rapporto familiare con le vigne fin dall’infanzia, poi la decisione di imbottigliare nel 1996 e di prendere le redini aziendali nel 2008.2023 -
Valle Reale - Doc Montepulciano d’AbruzzoLeggi
Eccoci nell’Abruzzo aspro e selvaggio, tra boschi e vigne ad altitudini che vanno dai 300 ai 500 metri. Siamo a Popoli, dove si trovano la cantina e i vigneti per l’appunto, di Popoli, Sant’Eusanio e San Calisto (quest’ultimo in restauro). Non smetteremo mai di stupirci per i tesori nascosti che l’Abruzzo enologico ci disvela.2023 -
Cantina Ninni - Doc Trebbiano Spoletino Poggio del VescovoLeggi
Seguiamo l’arcobaleno, ponte tra due mondi, il prima e il dopo nella vita di Gianluca Piernera. Un marchio evocativo, quello di cantina Ninni. Piernera è un vignaiolo appassionato e tenace, sempre alla ricerca di sperimentare e migliorarsi - difficile raggiungere la fine dell’arcobaleno, ma lui non molla, spinto da un’autentica vocazione. Ecco la storia di un uomo che non avrebbe mai previsto di diventare un vigneron.2023 -
Vivera - Doc Etna Rosso Contrada MartinellaLeggi
Ad accoglierci in contrada Martinella a Linguaglossa nel versante nord-est dell’Etna, la vitalità e l’entusiasmo di Loredana Vivera, titolare dell’azienda familiare dal 2019. La franchezza nei modi e il sorriso contagioso predispongono alla positività.2023 -
Maugeri - Doc Etna Bianco Superiore Contrada VolpareLeggi
Carla Maugeri, architetto, animata dalla passione che la contraddistingue, decide nel 2015, insieme alle sorelle Michela e Paola, di ritornare alle enoiche origini familiari.2023 -
Alois - Terre del Volturno Igt Pallagrello Bianco MorroneLeggi
Nel portico di Masseria Alois, alle spalle la casa rurale borbonica sapientemente restaurata, circondata dalla natura e dalle vigne, Massimo Alois ci racconta la storia viticola della famiglia.2023 -
Caprera - Doc Cerasuolo d’Abruzzo Sotto il CerasoLeggi
Siamo a Pietranico, tra Maiella e Gran Sasso, nell’entroterra abruzzese: dalla cantina del 2021 scendiamo con la guida di Virgilio nelle ripide vigne, vegliate dal monte La Queglia. Un paradiso naturale con boschi, uliveti e seminativi. Luca Paolo Virgilio racconta la sua storia con un brillìo negli occhi, mentre il vento soffia forte.2023 -
I Vigneri - Doc Etna Bianco Superiore Contrada Caselle Palmento CaselleLeggi
Seguiamo la strada tortuosa che conduce a Milo, versante est dell’Etna, fra agrumeti e fichi d’India, mentre i falchi volano alti. Arriviamo a Palmento Caselle, sede de I Vigneri, azienda dell’enologo Salvo Foti (lo stesso nome di un consorzio, da lui fondato nel 2009, che riunisce un gruppo di viticoltori siciliani, professionisti della vigna). Foti, 61 anni, pioniere del rinascimento del vino etneo, ci accoglie con il suo sorriso solare e una spiritosa maglietta nera con la scritta: “- iella + minnella”. Gli sono accanto i due figli, Andrea (agronomo ed enologo) che segue le vigne e l’altro figlio, Simone, enologo, che si occupa della cantina: poco più di 50 anni in due ma idee chiare e tanta passione.2023 -
Vignai da Duline - Doc Friuli Venezia Giulia Morus AlbaLeggi
Camminare fra le centenarie e sessagenarie vigne di Ronco Pitotti è sempre una profonda emozione. Entrare nei terrazzamenti viticoli risalenti al XVI secolo circondati da bosco e prati, mentre ascolti il ciarlare degli uccelli e percepisci la vita pulsare, è una magia. I custodi di questo ecosistema sono Lorenzo Mocchiutti e la moglie Federica Magrini, ovvero i Vignai da Duline. “Chioma integrale”, come viene scherzosamente chiamato Lorenzo, un po’ per le sue fluenti chiome, un po’ perché è un fautore di non cimare le vigne (anche un suo vino, una Malvasia Istriana, si chiama così) mi scorta verso un luogo sacro.2023 -
I Clivi - Doc Collio Friulano San LorenzoLeggi
Mario Zanusso, ventisette vendemmie nel suo trascorso, dalla morte del padre Fer- dinando nel 2020 è il motore de I Clivi. Ci accoglie nella sede di Gramogliano di Corno di Rosazzo sui Colli Orientali. Ferdinando acquisisce 2 ettari a Brazzano di Cormons nel Collio nel 1994, un anno dopo acquista qui: siamo a trenta chilometri dal mare, le vigne allignano a 220 metri di altitudine, sempre un po’ spettinate dai venti (poco più su c’è una località che si chiama, per l’appunto, quattro venti).2023 -
SANNAS - Doc Cannonau di Sardegna Bobotti+Leggi
Piergraziano è un uomo che ha vissuto molte vite, prima di dedicarsi alla vite. Nel 2016 si trasferisce a Mamoiada in Barbagia e si mette a fare vino. L’uomo ha carattere, le sfide lo stimolano. Studia, si applica, fa scelte dettate dalla sua sensibilità e dalla sua interpretazione del luogo. Da passionale curioso qual è, si immerge totalmente in ogni particolare del fare vino. Sceglie 2 vigne a Sa ‘e Ghippadu, ad alberello su terreni granitici: un ettaro di cannonau a circa 670 metri e un ettaro e 1⁄2 a 870 metri a granazza, vitigno da uve bianche locale.2023 -
Tenuta di Saragano - Docg Montefalco SagrantinoLeggi
Più di cent’anni documentati dalle prime bottiglie del 1921, ancora presenti in cantina ma testimonianze catastali attestano che qui si produceva vino già dal Trecento. Una storia antica, tramandata di generazione in generazione e che vede il conte Riccardo Pongelli Benedettoni gestire i 12 ettari vitati compresi nei 220 totali (tra boschi, olivi, legumi, cereali e allevamento di vitelli) con il socio Ivan Vincareti.2023 -
Castelvecchio - Doc Carso Malvasia DileoLeggi
Siamo a Sagrado, nel Carso goriziano, diretti verso l’azienda Castelvecchio. Proprietà della famiglia Terraneo dal 1986, oggi è guidata da Leo, dalla figlia Isabella e dal marito Luca Tomasig. È lui che ci introduce alla scoperta di questa realtà unica. I trentacinque ettari centrali di vigneto sono circondati da 80 ettari di bosco, con una biodiversità incredibile.2022 -
Palazzone - Doc Orvieto Classico Superiore Campo del GuardianoLeggi
Giovanni Dubini è un vigneron che ha dimostrato anno dopo anno di essere un punto di riferimento costante e affidabile per il vino umbro. L’azienda, fondata dal padre alla fine degli anni ‘60, si trova sul fianco di una collina, a circa 260 metri di altitudine, sul versante argilloso della denominazione, ma ricco anche di limo e arenaria, con un fiume sotterraneo che scorre sotto.2022 -
Cantine Neri - Dop Orvieto Classico Superiore Ca’ VitiLeggi
Siamo a Bardano, ad un pugno di chilometri da Orvieto che si vede, dominante sul suo trono di tufo, dal giardino attorno al casale del XIII secolo, già sede dei Templari, destinato in parte a cantina con sapiente restauro. Seppur la storia dell’azienda familiare risalga agli anni Cinquanta, è con la decisione di Enrico Neri nel 2006 che si inizia ad imbottigliare una parte delle uve, solo le migliori, il restante viene conferito.2022 -
Bulichella - Docg Suvereto ColdipietrerosseLeggi
A raccontarci l’avventurosa storia dell’ottantaquattrenne Hideyuki Miyakawa, tra design, amore e vino è Rachele Micheli, che ormai da 15 anni coadiuva il proprietario di Bulichella e la figlia Maria Schizuko per il marketing e l’accoglienza. Siamo a Suvereto, in un paesaggio naturale e incontaminato.2022 -
Le Velette - Doc Orvieto Classico Superiore LunatoLeggi
È l’azienda orvietana con la storia più lunga: fu acquistata nel 1877 dalla famiglia Felici e a tutt’oggi i discendenti, Corrado e il figlio Giulio Bottai, sono ancora i proprietari. Una testimonianza storica prima ancora che vitivinicola. Situata ad est della rupe di Orvieto, la collina su cui sorge Tenuta Le Velette è stata da sempre punto di grande interesse agricolo e strategico nel corso dei suoi millenni di storia.2022 -
Calatroni- Spumante Brut Cuvée Pinot 64Leggi
I due fratelli Calatroni, Cristian e Stefano, sono il ritratto dell’impegno, della vitalità e dell’amore infusi per dimostrare che l’Oltrepò Pavese vale, soprattutto per il Metodo Classico. Una sfida che non riguarda solo il vino, ma anche l’enoturismo, con l’agriturismo, il winetrekking, le cene tra i filari e l’iniziativa Adotta un filare. Appena arriviamo ci portano subito in vigna: siamo a Montecalvo Versiggia, il comune più vitato a Pinot Nero dell’Oltrepò, particolarmente adatto alla spumantizzazione come metodo classico, per la sua acidità e complessità organolettica.2022 -
Agricolavinica - Doc Tintilia del Molise Rosso Lame del SorboLeggi
Stupore e meraviglia durante la mia visita di Agricolavinica a Ripamolisani, un piccolo borgo a 3 chilometri da Campobasso. Mi sono ritrovata di fronte a una realtà unica che sarà un faro per tutto il Molise. Nasce nel 2008, acquistata da Rodolfo Gianserra, molisano Doc con un progetto condiviso da subito con Giuseppe Tudino, (alle spalle generazioni di agricoltori ripesi), diventato poi amministratore.2022 -
Les Crêtes - Dop Valle D’Aosta Petite Arvine FleurLeggi
Ricordo assai bene la prima volta che incontrai Costantino Charrère, a una verticale di Chardonnay Cuvée Bois. Quegli occhi che ti leggevano dentro, il sorriso luminoso, la classe innata. Una purezza esistenziale, con le immacolate nevi valdostane a proteggere quella mente visionaria. Nel 1989, a Coteau la Tour, in una collina incolta e ventosa si immagina vigna e azienda vitivinicola.2022 -
Zidarich - Venezia Giulia Igt Vitovska KamenLeggi
Benjamin Zidarich ci accoglie nel sole della sua terrazza, mentre guardiamo il mare blu che brilla in lontananza. Scendiamo subito nella cattedrale del vino: inaugurata nel 2009, dopo 9 anni di lavori (niente dinami- te, solo scavatore con martello pneumatico, ricavandone le pietre poi riutilizzate nei vari piani), non è ancora terminata, proba- bilmente lo sarà tra un anno, con la sala degustazione e il pantheon per le vecchie annate. Un progetto che ha richiesto un grande impegno, ricompensato dal fascino dello scenario, fra rocce e pietre.2022 -
Ballabio - Docg Oltrepò Pavese Pinot Nero Farfalla Cave PrivéeLeggi
Mattia Nevelli gestisce insieme al padre Filippo, allo zio Alfio e al cugino Nicolò l’a- zienda che fu fondata da uno dei padri della spumantistica oltrepadana, Angelo Ballabio. L’impresa venne poi acquistata nel 1984 dai nonni materni e dai nonni paterni di Mattia. Il progetto piano piano si incanala verso il metodo classico. Nel 2009 il primo metodo classico e nel 2011 la prima botti- glia di Farfalla Cave Privée. “Così - racconta Mattia Nevelli - Ballabio diventa la prima e unica azienda in Italia a produrre unica- mente Metodo Classico ed esclusivamente da Pinot Nero”.2022 -
In Der Eben - Vigneti Delle Dolomiti Igt Schiava Sankt AnnaLeggi
Ci si arrampica per tortuosi tornanti tra boschi e vigne fino a raggiungere il maso del Trecento In der Eben, che stranamen- te significa “in pianura”. Siamo invece tra i 400 e i 550 metri di altitudine, in un luogo incontaminato, a Cardano, sul versante orientale del Renon. Appena 3,5 ettari di vigne esposte a sud, aggrappate alla mon- tagna su suoli porfirici di origine vulcanica, circondate da boschi.2022 -
Bruno Verdi - Docg Oltrepò Pavese Dosage Zero VergomberraLeggi
Storia lunga, quella dei Verdi a Vergom- berra: viticoltori dal XVIII secolo, anche se fondano l’azienda nel 1948 e cominciano ad imbottigliare nei primi anni Cinquanta. Paolo Verdi è la settima generazione, aiu- tato già dall’ottava, con i figli Jacopo, che lavora in cantina e Laura, che opera sia in vigna sia in cantina. Paolo ti accoglie con quel sorriso aperto, un po’ indagatore e un po’ incuriosito. Perché la curiosità e la spe- rimentazione sono punti forti del carattere di quest’uomo, un innovatore che non ha dimenticato la tradizione.2022 -
Radikon - Venezia Giulia Igt Ribolla GiallaLeggi
Son più di cinque anni che Saša Radikon prosegue il lavoro del visionario padre Stan- ko, in linea con il passato ma perpetrandolo attraverso una personale interpretazione. Saša vive sin da piccolo con il padre la vita dell’azienda familiare, decidendo libera- mente al suo diciottesimo anno di età di restare a lavorare con uno dei fondatori degli orange wine, pur proseguendo gli studi e laureandosi in enologia.2022 -
Murva - Doc Friuli Isonzo Sauvignon Blanc TeolisLeggi
Ricordo il primo incontro con i vini di Al- berto Pelos, enologo e titolare dell’azienda Murva, ai banchi della FIVI nel 2016. Da soli 4 anni i suoi prodotti erano in commercio e mi colpirono per intensità, purezza e rigore stilistico. Rimasi impressionata anche dalla sua sensibilità, preparazione e passione. Seguii a distanza la sua crescita e finalmen- te eccomi qui, nel paesino di Moraro, nella Friuli Isonzo Doc.2021 -
Gottardi - Doc Südtiroler Blauburgunder MazzonLeggi
Usciamo dall’autostrada ad Egna e ci di- rigiamo verso il paradiso del Pinot Nero altoatesino, Mazzon. Le montagne del Par- co Naturale del Monte Corno proteggono la collina dall’arrivo d’aria fredda, mentre dalla vallata spira la brezza mite del lago di Garda. I rilievi ombreggiano Mazzon al mattino, poi l’irraggiamento solare dura a lungo fino all’imbrunire, con conseguente calo drastico delle temperature (ideale per i precursori aromatici). È proprio verso sera che incontro Alexander Gottardi, di ritorno da Innsbruck, dove continua a condurre una distribuzione di grandi vini, soprattutto francesi.2021 -
Hartmann Donà: Mitterberg Igt Schiava Liquid Stone GranitLeggi
“Sono nato a Cornaiano, in mezzo alla Schiava. Da che io ricordi la mia vita è sempre stata nei vigneti, tra le uve, nelle cantine. I miei primi confronti sono stati con la Schiava Gschleier di Hartmut Spitaler. Dall’85 ad oggi la assaggio ogni anno, pur avendo bevuto anche annate più vecchie. Credo molto nel potenziale del vitigno”. Sono le parole di Hartmann Donà, una laurea a Geisenheim, 7 anni come enologo alla cantina di Terlano.2021 -
Lieselehof: Vino Bianco Vino del PassoLeggi
Ecco i tre cipressi del logo di Lieselehof. Siamo a Caldaro e ad accoglierci c’è Julian Morandell, giovane e appassionato figlio di Werner. Il padre è stato un pioniere per l’utilizzo dei vitigni resistenti, i cosiddetti PIWI. Inizia nel 1993 a fare dei test, poi dal 2000, in collaborazione con l’Università di Freiburg, pianta i primi ceppi (la sua esperienza è raccontata anche nel libro “Vitigni resistenti”). Oggi l’80% dei vini prodotti sono da vitigni PIWI.2021 -
Klosterhof: Doc Alto Adige Pinot Noir Schwarze MadonnaLeggi
Hannes Andergassen, 32 anni, studi al Centro Laimburg ed esperienze in alcune cantine della zona, ha sempre seguito fin da piccolo il padre Oskar in vigna e in cantina. “Non ho mai avuto dubbi - racconta Hannes - su quello che volevo fare”. L’azienda nasce nel ‘99, quando Oskar decide di non conferire più e di iniziare a imbottigliare. Il testimone ora è passato ad Hannes, che ha una passione davvero contagiosa per tutto ciò che fa, accompagnata da un continuo stimolo verso la ricerca e tanta determinazione.2020 -
Terraviva: Docg Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane LuìLeggi
Terraviva: terra rispettata in un angolo di paradiso incontaminato d’Abruzzo, a Tortoreto, nel Teramano, ad un chilometro dal mare, poco lontana dall’Oasi naturalistica Le Fonti del Vascello, alle spalle il Gran Sasso. L’attività nasce negli anni Settanta, ma all’epoca si conferivano le uve. E’ con l’entrata in campo di Pietro Topi, genero del fondatore, che le cose cambiano.2020 -
De Angelis Corvi: Docg Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane Fonte RavilianoLeggi
Controguerra, precisamente Contrada Pignotto. Controtendenza, precisamente Corrado De Angelis Corvi. Ieratico, nobile nel portamento e nei modi, con le lunghe gambe magre mi scorta, tenendo il mio passo, alle vigne. Siamo tra il mare, la Maiella e il Gran Sasso, a ridosso della Val Vibrata: una vista incredibile. Nove ettari a cordone speronato, su terreni di medio impasto, argillosi, a 300 metri d’altitudine.2020 -
Cioti: Docg Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane PathernusLeggi
Ci arrampichiamo su per un piccolo borgo antico apparentemente disabitato (in realtà con 80 anime), dalle case secolari, e ci sentiamo improvvisamente catapultati in altro periodo storico. Le strade sono strette, non è facile arrivare al centro del paesello di Paterno, nella casa di famiglia dei Cioti d’inizio ‘700. “E’ rimasta l’unica cantina – ci spiega Filiberto Cioti – ma un tempo qui tutto era legato al vino, lungo le vie del paese scorreva il mosto; infatti, insieme a Mosciano, producevamo più vino di tutta la provincia di Teramo”.2020 -
Bussoletti: Ciliegiolo di Narni Igt BrecciaroLeggi
Ricordo la prima volta che lo vidi 7-8 anni fa alla FIVI. Leonardo Bussoletti aveva lo stesso luccichio negli occhi di oggi, fiamma di passione mai assopita. Ora quel radioso sorriso è diventato più sicuro mentre ci mostra la nuova cantina (in vigna piove). La terminerà entro l’anno, ma, già funzionante, ci farà la sua prima vendemmia. Uno studio accurato per un basso impatto ambientale, in linea con un approccio biologico e sostenibile, senza dimenticare il bello stile.2020 -
Faraone - Metodo Classico Brut FaraoneLeggi
Cinquant’anni dalla prima bottiglia, un Montepulciano d’Abruzzo. Giovanni Faraone, scomparso l’anno scorso, fu un vero pioniere. Il suo era un vin de garage ante litteram: il figlio Federico ci racconta che costruì il banco degustazione (la sua casa era sempre aperta) prima della cantina. Fu il primo in Abruzzo nel ‘83 a realizzare un metodo classico, di Passerina; fu tra i fondatori delle Colline Teramane Docg; fu un grande sostenitore dell’enoturismo, tanto da contattare il Movimento Turismo Vino prima ancora che si creasse in Abruzzo; fu tra i primi a realizzare un vino liquoroso di Montepulciano surmaturato in pianta.2020 -
Le Casematte: Terre Siciliane Igp Nocera NanuciLeggi
Arrampicarsi lassù a 400 metri. Lasciar vagare lo sguardo tra Stromboli e Capo Peloro (detto anche punta del Faro), l’ingresso nord dello stretto di Messina, segnalato appunto da un faro. Vedere il Mar Ionio e il Tirreno “abbracciarsi”, intrecciandosi con la storia e i miti di Scilla e Cariddi. Poi tornare con gli occhi alla terra, una terrazza nel blu dove le viti vengono accarezzate dal vento e scendono le loro undicenni radici nei suoli sabbiosi e argillosi, protette da due casematte (i fortini rifugio dei soldati durante le guerre, da cui deriva il nome dell’azienda).2020 -
Fattoria Fibbiano: Toscana Igt Rosso SanforteLeggi
È con orgoglio che Matteo Cantoni ci mostra l’incisione nel casolare di Fattoria Fibbiano, l’anno di costruzione ben scolpito: 1707. Uno strano destino che quasi 3 secoli dopo, nel 1997, portano Giuseppe Cantoni con la moglie e i 2 figli, Nicola (poi enologo aziendale) e Matteo (futuro responsabile commerciale) ad innamorarsi d’acchito della tenuta, in vendita da ben 17 anni. Il lavoro da fare era molto, la struttura ormai fatiscente, vigneto (eppure si conosceva il vino di Fibbiano fin dall’800) e oliveti quasi abbandonati, ma la storia li guidò. Scoprirono vigne prefilosseriche.2020 -
Villa Saletta: Toscana Igt Saletta GiuliaLeggi
Eccoci in un piccolo borgo medievale del comune di Palaia, nella provincia di Pisa. Villa Saletta ha origini antichissime, documentate dal 980 d.C.. La sua storia attraversa molti centenni, appartenendo a famiglie illustri: nel XVII secolo fu trasformata in un’azienda rurale. Era il più cospicuo comprensorio agricolo di tutta la Val d’Era, conosciuto possedimento di rara bellezza e funzionalità. Quando la famiglia inglese Hands ne entrò in possesso più di 20 anni fa, la tenuta era quasi del tutto caduta in rovina.2020 -
Fontefico: Doc Montepulciano d'Abruzzo Cocca di casaLeggi
Tutto inizia nel '96 quando Alessandro e Miriam Altieri acquistano un podere dei primi del '900 con 15 ettari vitati. Il posto è incredibile: sul promontorio di Punta Penna, sempre accarezzato dai venti, raccoglie tutta la luce che riverbera dal golfo di Vasto, un'oasi di pace e benessere.2020 -
Di sipio: Dop Montepulciano d'Abruzzo RiservaLeggi
Arrampicarsi per una stradina nel verde, raggiungere i 300 metri e restare sorpresi da un'architettura di beltà unica: una struttura su più piani mirabilmente integrata con il paesaggio, la cantina inglobata nella collina. All'esterno, a fianco della villa del 500 che fu dei marchesi Mezzanotte, si ergono i muri in arenaria locale, a sottolineare la continuità con il territorio circostante2020 -
Benanti: Doc Etna Bianco Contrada CavaliereLeggi
Benanti rappresenta una pietra miliare nell’enostoria etnea. Nel ‘700 gli antenati coltivavano la vite, più tardi il filo si spezza. Giuseppe Benanti, che seguiva le orme del padre farmacista, torna al vulcano. Nell’88 fonda l’allora Tenuta di Castiglione, rinominata Benanti 5-6 anni dopo. Fu il cavaliere Benanti, in sodalizio con l’enologo Salvo Foti, ad accendere i riflettori sulla zona nel ‘04 con il primo Tre bicchieri etneo dato al Pietramarina ‘99. Nel ‘13 entrano in azienda i fratelli Salvino e Antonio Benanti. Dopo circa 20 anni all’estero con un futuro assicurato nella finanza internazionale, decidono invece di ritornare alle radici.2019 -
Terra Costantino: Doc Etna Bianco Contrada BlandanoLeggi
Siamo a Viagrande in Contrada Blandano, versante sud est dell’Etna. Ad accoglierci Dino Costantino, simpatico 70enne con piglio risoluto, e il figlio Fabio. Dino inizia a produrre vino sfuso negli anni ‘70, per passione, per berlo con gli amici. Questo paradiso, con un palmento dell’800, gode di una posizione peculiare: mar Ionio di fronte (indi brezze marine), Vulcano alle spalle e attorno viti, alberi da frutto, ulivi, prati.2019 -
Venditti: Dop Sannio Barbera Assenza BarbettaLeggi
Anche sotto una pioggia battente, come mi è capitato, merita la visita al vigneto didattico del 2005 adiacente alla cantina, dove sono reimpiantate 20 varietà di vitigni autoctoni, con rari esemplari antichi. Un’oasi di biodiversità. I terreni vitati sono poi sparsi nelle zone più vocate di Castelvenere, quasi tutti di tipo calcareo-argilloso. Nicola Venditti, enologo e proprietario, è sempre stato un precursore dei tempi.2019 -
Marino: Doc Cilento Aglianico ProclamoLeggi
Marino con gli occhi del mare, che è a 800 metri più in là. Raffaele Marino con il suo cane Argo (Ulisse forse c’entra per il celeste delle iridi del nostro o forse perché molto ha viaggiato per mari di vigne tanto da conoscerle una ad una) ci accoglie sulla collina, sentinella del Parco Nazionale del Cilento. Siamo ad Agropoli, a pochi minuti dai templi millenari di Paestum, in una delle aziende storiche del cilentano.2019 -
Strasserhof: Doc Alto Adige Valle Isarco Sylvaner AnJoLeggi
L’accogliente stube di Hannes Baumgartner è il luogo ideale per assaggiare i suoi vini. Fuori dalla finestra, la Plose e le vigne. Siamo a 700 metri su un tranquillo e soleggiato versante a sud-est, in uno dei masi più antichi, più di 1000 anni.2019 -
Ilaria Cocco - Docg Montefalco Sagrantino Passito FontiolaLeggi
Ilaria Cocco sembra una persona che non si lascia scoraggiare facilmente: a rimarcarlo anche la sua corporatura robusta di donna alta, di bellezza giunonica. Comunque, anche se in zona viene guardata un po’ in obliquo essendo una delle ultime arrivate, anche se ha subito dei furti, anche se a capo dell’azienda c’è solo lei, pur con l’aiuto del padre e di un enologo che è una garanzia in questa denominazione, Ilaria è ben determinata a perseguire il suo sogno. Il testimone le arriva direttamente da un’altra donna, sua nonna, che alla morte del marito si è presa cura delle vigne.2019 -
Amelio Livio - Docg Ruchè di Castagnole Monferrato PrimordioLeggi
Siamo a Grana, paesucolo di quasi 600 anime, uno dei comuni di produzione di una delle ultime Docg del Piemonte, il Ruché di Castagnole Monferrato. Nulla a che vedere con il paese immaginario ai piedi del monte Rosa dov’è ambientato il romanzo Le otto montagne di Cognetti. Qui semmai si dovrebbe citare il libro Il vino del Papa, ma se proprio di religione dobbiam parlare, meglio ricordare don Giacomo Cauda, il prete-contadino e parroco di Castagnole Monferrato che “resuscitò” il Ruché dall’oblio2019 -
Dionigi - Umbria Igt ScialoLeggi
Le vigne (le più vecchie sono trentenni) s’allungano in 17 ettari, su terreni argilloso-calcarei a un’altitudine di circa 260 metri. Siamo a Bevagna, a guardare in su ecco il Carapace e la città della pace, Assisi. Boschi, prati, piante da ogni parte: una ricca biodiversità.2019 -
Lupi - Colline Savonesi Igp VignamareLeggi
Massimo Lupi, giovane e dinamico proprietario dell'azienda fondata dal padre Tommaso negli anni Sessanta, concepisce la sua struttura come una "casa del vino".2019 -
Eraldo Dentici - Doc Montefalco Rosso CorcurioneLeggi
Quando scelsi di visitare la cantina di Eraldo Dentici pensavo di trovarmi di fronte ad un giovane e nuovo produttore. In effetti Eraldo è giovane, ma la sua cantina è attiva dal 2001.2019 -
Ferraris - Docg Ruchè di Castaglione Monferrato Vigna del ParrocoLeggi
Luca Ferrari è la Ferrari del Ruchè. È una testa rossa (come me) e vive il suo lavoro con passione infinita: quinta marcia sempre inserita, in volo in giro per il mondo come ambasciatore di un vitigno autoctono - perla rara.2019 -
Maria Donata Bianchi - Doc Riviera Ligure di Ponente Vermentino Antico SfizioLeggi
Maria Donata Bianchi studia per diventare avvocato, ma vuole salvare la terra della sua famiglia dall'oblio. Chiede aiuto a un enologo stimato in Liguria, Pietro Trevia.2019 -
Tommasi- Docg Amarone della Valpolicella Classico De Buris RiservaLeggi
Tommasi- Il vino è progetto, il vino è visione nel tempo. I Tommasi, quarta generazione di produttori, hanno usato le loro antiche e robuste radici contadine per espandersi ben oltre la soglia di casa.2019 -
Garlider- Vigneti delle Dolomiti Igt SylvanerLeggi
Garlider- Velturno, poco sopra Chiusa, è un paese adagiato su un altipiano al centro della Valle Isarco. Garlider si trova qui in una conca soleggiata a 650 metri d’altezza, su terreni prevalentemente scisto-quarziferi.2019 -
Gump Hof- Doc Alto Adige Weissburgunder PraesulisLeggi
Gump Hof- Lo sguardo di Markus Prackwieser è fermo e sorridente al tempo stesso, con quell’azzurro che ricorda il cielo nel quale s’inerpicano su ripidi costoni i suoi vigneti, a un’inclinazione tra il 50 e il 70%. Siamo a Novale di Presulé alle falde dello Sciliar, all’imbocco della Valle d’Isarco.2019 -
Köfererhof- Doc Alto Adige Valle Isarco Sylvaner RLeggi
Köfererhof- Stiamo entrando in uno dei masi più antichi, antecedenti alla costruzione dell’abbazia: correva l’anno 976! Köfererhof ha visto susseguirsi generazioni di viticoltori prima che, nel 1995, Günther Kerschbaumer iniziasse a imbottigliare i propri vini.2019 -
Guglierame - Doc Pornassio SuperioreLeggi
Guglierame - Entrare nelle antiche cantine del castello medievale di Pornassio, dove ancora i Guglierame affinano i loro vini, è fare un tuffo indietro nella storia.2019 -
Massolino - Docg Barolo Vigna Rionda RiservaLeggi
MASSOLINO - Le Langhe sonnecchiano sotto una coltre di neve. La visibilità è scarsa e Roberto Massolino non può indicarmi i loro 2,6 ettari sulla Vigna Rionda, vigna mito, nota nell'800, resa poi celebre da Bruno Giocosa.2019 -
Bisson- Doc Portofino Metodo Classico Pas Dosè AbissiLeggi
Bisson- Il potere della parola. Evoca un mondo inquietante, sconosciuto. Affascinante, nascosto nel suo insondabile mistero.2018 -
Arianna Occhipinti - Terre Siciliane Igt Bombolieri BB vino di ContradaLeggi
Arianna Occhipinti- L'SP68 era la più antica via del vino. Generazioni di contadini camminavano il sentiero del Cerasuolo di Vittoria per giungere alla costa: Arianna Occhipinti è legata a quella che rappresenta anche per lei la sua strada nel mondo del vino.2018 -
Porta del Vento- Terre Siciliane Igt PerriconeLeggi
"Dal Golfo di Castellamare il vento si infila attraverso una porta immaginaria per accarezzare le mie vigne, asciugandole dall'umidità"...2018 -
Mongioia- Docg Moscato d'Asti LamoscataLeggi
A Valdivilla ci aspetta nella cantina spettinata dall'imminente trasloco, la coppia d'amore del Moscato Bianco: i Bianco (nomen omen), Riccardo, enologo e Maria, responsabile vendite.2018 -
Le Due Terre- Doc Friuli Colli Orientali Sacrisassi BiancoLeggi
Le Due Terre: gente tosta, che si è fatta da sola, partiti con qualche ettaro in affitto e la prima vendemmia nel 1984. Non si sono allargati molto, a loro bastano i 3 ettari di proprietà e i 2 in affitto.2018